il ragazzo del bar

Eccomi qua, sdraiato sul lettino di un ambulatorio in ospedale con la Dottoressa che mi cavalca. Che donna splendida, non riesco a distoglierle lo sguardo di dosso. Che seno gonfio e meraviglioso, con areole larghe, rosa chiaro e capezzoli prominenti, lo tocco, lo stringo, lo palpo, è gonfio, ma morbido e sodo al contempo, mi ballonzola ipnoticamente davanti la tetta sinistra, l'altra la stringo forte con la mano. Che fica!!. E poi questa Dottoressa ha un fascino incredibile, fa la dura e lo è, come mi piace. Si capisce che si sente sicura, realizzata, libera altro che l'Ilaria o le altre. Quanto avrà, quaranta/quarantacinque anni. E poi è proprio porca, si capisce che adora il cazzo e guarda come mi si muove sopra cavalcandomi. Sta mugolando sonoramente come una gatta in calore, meno male che è tardi e qui in questa parte di ospedale non ci dovrebbe essere quasi nessuno. Mi stringe il cazzo con la fica come se mi facesse un pompino vaginale. Avrò sborrato da 10 minuti e faccio fatica a trattenermi. TOC TOC "tutto beneee li dentro, eh?!!" si sente dire di là dalla porta con tono squillante e ironico. Ho un attimo di irrigidimento, poi "'fanculo Giova, lo senti che va bene, parecchio bene!! sparisci fava, ripassa più tardi" dice con tono scherzoso la Dottoressa a questo mio omonimo. Si sente una risata e i passi che si allontanano; la Dottoressa mi dice: "su su continua a scoparmi, oggi tocca a te stalloncino bello, il pulitore porcello ha già avuto abbastanza. Hai un cazzo favoloso sai, ricciolino, mi piaci, forza fottimi duro, dai fammi urlare, su". Mi mette la lingua in bocca e riparte a cavalcare la Dottoressa, me lo fa diventare di pietra, quasi mi esplode. Spinge forte lei e spingo forte anche io. Le nostre mani ingaggiano una lotta, e lei mugola sempre più forte, ansima con frequenza sempre maggiore, mentre col bacino dà colpi ritmici. Le lascio le mani e metto le mie sui suoi fianchi per aiutarmi a sbatterla forte. La spingo quasi orizzontalmente e col cazzo la stantuffo in controtempo. "Vai, vai, vaaaiiii " urla lei. I suoi capezzoli sono chiodi, le areole quasi piccole e rosa scuro. Sento la sua fica contrarsi, il suo sguardo è quasi in trance, ansima e urla. Non resisto quasi più ed aumento la frequenza delle spinte e del movimento a far cigolare il letto in modo assurdo. Il mio cazzo le arriva quasi allo stomaco e sento i suoi morbidi fianchi fra le mie mani che si imperlano di sudore, "Sborro, sborro, sborroooo!!" ansimo veemente io, "Cazzo siiiii, vai, vaiiiiii, vai" ulula lei strozzandosi l'urlo in gola. Esplodo. Godo. Mi sento le palle che si svuotano con contrazioni potenti e.... SPLAAASH!!! mi ha allagato, la Dottoressa mi ha letteralmente affogato: me, il lettino, e per terra. E' sopra di me che trema, sussulta quasi singhiozzando! Cazzo l'ho fatta squirtare, nooohh, cazzo che spettacolo! si adagia ansimandomi addosso con la testa appoggiata sul petto. "Bravo ricciolino, mi hai scopata proprio bene" mi dice dopo poco restando sdraiata, "sei uno spettacolo Dottoressa" le dico io. "Bene Ciccio, datti pure una rinfrescata alla doccetta, che devo andare fra 5 minuti", scendo dal letto e vado a sciacquarmi alla doccetta dell'ambulatorio. Lei è li, bellissima, nuda, sdraiata e appoggiata sui gomiti che mi guarda. I suoi seni splendidi sono turgidi ma i capezzoli hanno riacquistato il tenue rosa ante orgasmo. Le gambe divaricate e aperte con la fica rasata. Le grandi labbra ampie e prominenti, scure ma aperte a lasciar vedere la parte interne intorno alla fessura di color più tenue e una colata di sborra e umori che le scende fra le cosce sul lettino. A tale spettacolo mi si rimbarzottisce un po'. L'aria di lei è spavalda e porca, "vedo che ti piaccio davvero eh! anche te" mi dice ammiccando con fare ironico, "ma anche parecchio" le dico io serio e scherzoso al contempo. Mi asciugo e mi rivesto. Si alza, nuda, mi si avvicina, si mette in punta di piedi inarcando la schiena, mi mette la lingua in bocca, calda e morbida, la mano sul pacco sopra i pantaloni e l'altra sul culo, stringendomi. Pomiciandola, le appoggio la destra su una tetta e l'altra nell'incavo delle mele appoggiando il polpastrello dell'indice sul buchino del culo. "Vai smamma ora ricciolino, ciaooo" dice. "Ciao splendida Dottoressa" dico io tirandomi dietro la porta e incamminandomi per il corridoio del reparto. Sono quasi le 20.30, prendo il cellulare e lo riaccendo, una chiamata da parte di Ilaria venti minuti fa. Guardo whattsapp, Ilaria: "a casa mia dopocena 10 10.30 e filmino?" ok le scrivo e la chiamo. "ciao bella, come stai, ho finito ora di chiacchierare con gli altri ragazzi del Bar, vado a casa a rinfrescarmi e mangiare un boccone e vengo verso le 10 e mezzo" dico, "certo amore, ti aspetto, si sta qui insieme a vedere un filmino, si può sempre decidere di fare un salto fuori a trovare gli altri al pub. A dopo". Ok, sospiro. Via vediamo un po' che si combina stasera dall'Ilaria, mi sa che sono un po' stanchino, ridacchio fra me me, anche se, penso, l'Ilaria mi piace proprio con quel suo culetto, il suo essere fine e secchiona, direi nerd, peccato sia un po' inibita. TIINNN risuona whatsapp sul cel - Marghe - " passi a fare un aperitivo da me!?" - "no, vado da tua sorella più tardi" le scrivo. Squilla "Hey Giova, sono da sola, passa da me, tanto ci vai dopo dall'Ilaria" mi dice, "sono stanco" dico io. "Guarda, vieni da me!! lo sai che poi stai parecchio bene, non ti far pregare o minacciare bellino, ti aspetto fra poco. CIAO". Ma dimmi te, penso io, quella troia di Margherita, è grassoccia, grossolana, a differenza di Ilaria sua sorella, a cui vuole paradossalmente un bene dell'anima, ma mi è simpatica. Maledetta, mi fa arrapare, già mi è tornato duro e non riesco a non obbedirle [to be continued]